Sala di studio

La Sala studio, il cui accesso è libero e gratuito per studio, ricerca personale e per finalità amministrative, è il luogo deputato alla consultazione della documentazione conservata in Archivio. Lo studioso può effettuare ricerche avvalendosi di strumenti cartacei e digitali quali inventari, indici, repertori, affiancato dal personale addetto all’orientamento.

 

Orario di apertura: dal lunedì al venerdì    7:45-13:00;
                                                                  14:00-18:45.

 

Norme generali e linee guida all’accesso

I posti a disposizione in sala studio sono 6, è richiesta la prenotazione del giorno, specificando inoltre la sessione (mattina e/o pomeriggio).

Per la sessione pomeridiana i posti a disposizione sono 3. La prenotazione avviene telefonicamente (095-7159860), tramite email (as-ct.salastudio@cultura.gov.it) o personalmente all’ingresso in Archivio. Per le richieste pervenute tramite mail, si dovrà aspettare l’invio della conferma di prenotazione.  È gradita la comunicazione per un’eventuale disdetta.

 

Accesso alla sala di studio

L’ingresso è libero e gratuito a tutti i cittadini italiani o stranieri, che abbiano compiuto 18 anni. L’ingresso per gli utenti “junior” è garantito previa specifica richiesta.

La prima volta che si entra in archivio bisogna accreditarsi: è necessario compilare il modulo di ammissione della durata annuale, indicando gli estremi di un documento di identità in corso di validità e il motivo e l’argomento della ricerca. Il modulo deve essere inviato compilato e firmato all’indirizzo
as-ct.salastudio@cultura.gov.it, allegando copia del documento di identità. L’Ufficio risponderà fornendo il numero di ingresso (da fornire al responsabile di sala studio ad ogni nuovo accesso) e la conferma della data di prenotazione per la sala di studio.

L’utente all’ingresso in Sala è tenuto a firmare il registro di presenza.

I dati personali contenuti nella domanda di ammissione saranno utilizzati esclusivamente a fini statistici nel rispetto del decreto legislativo 196/03 (Codice della privacy) vigente in materia di trattamento dei dati personali

È vietato introdurre cartelle di ogni genere, borse o cappotti per i quali sono a disposizione appositi armadietti posti all’ingresso. In sala studio è ammesso esclusivamente l'uso di matite, fogli sciolti e computer portatili.

L’ingresso in sala studio non è consentito se i tavoli sono tutti occupati e prenotati.

 

Ricerca e consultazione in presenza e online

La richiesta dei documenti si effettua compilando l’apposita scheda, una per ciascun pezzo, avvalendosi degli strumenti di consultazione presenti in sala (elenchi, inventari, indici), che a fine consultazione andranno ricollocati ordinatamente. Gli inventari sono digitalizzati e progressivamente pubblicati sul sito web dell’Archivio di Stato per facilitare la consultazione da remoto.

La prenotazione dei documenti può essere effettuata anche via mail (as-ct.salastudio@cultura.gov.it), unitamente alla prenotazione del posto in sala, indicando l’esatta segnatura archivistica (fondo, serie, estremi cronologici).

Ciascun utente può prenotare fino a cinque unità nell’arco della giornata (di cui al massimo 2 nel prelevamento delle 15:00).

Le unità archivistiche richieste saranno recapitate, una alla volta, direttamente presso la postazione di ciascun utente. Durante la consultazione, l’utente non dovrà alterare l’ordine dei fogli e dei fascicoli all’interno di pacchi o buste. È vietata qualsiasi azione che possa danneggiare il documento (apporre segni sulle carte, forzare l’apertura di volumi, registri).

Per motivi di sicurezza e tutela del materiale documentario non è consentita la consultazione di fondi o unità archivistiche deteriorati, pezzi già dati in consultazione ad altri utenti o in corso di riproduzione, o utilizzati per esposizioni di carattere temporaneo o oggetto di ricerca da parte del personale dell’Archivio per studio, pubblicazioni o altre finalità istituzionali.

L’utente può lasciare in deposito fino a due unità per un massimo di trenta giorni, eventualmente rinnovabili, in caso contrario allo scadere dei termini i documenti verranno scaricati d’ufficio.

A consultazione conclusa, lo studioso è tenuto a far scaricare le unità consultate dal responsabile di Sala e a collocarle negli appositi carrelli.

 Per i laureandi o dottorandi che effettuino ricerche al fine di elaborare le loro tesi di laurea o di dottorato, previo accordo con la direzione, sono ammesse deroghe al numero massimo di pezzi consultabili a sessione e compatibilmente con le esigenze di servizio e l’affluenza di utenti.

Gli utenti possono impiegare i propri mezzi di riproduzione fotografica digitale per acquisire rapidamente materiale su cui lavorare da casa (vedi Fotoriproduzione).

 

Orario richieste e distribuzione dei documenti

Il prelevamento dai depositi delle unità viene effettuato ad orari indicati nell’informativa in Sala di Studio e pubblicati sul sito internet dell’istituto e verificabili per via telefonica:

8:30; 10:30; 12:00;

15:00 (2 richieste)

Le richieste saranno evase nel corso della prima scadenza utile. Di norma i tempi di presa dei documenti sono veloci, con un tempo di attesa stimato in circa 15 minuti, ma particolari circostanze e condizioni di affluenza possono incidere su tali tempistiche, che possono dunque prolungarsi.

 

 Consultabilità dei documenti

I documenti conservati negli Archivi di Stato sono liberamente consultabili, ai sensi degli art. 122-127 del decreto legislativo 142/2004, Codice dei beni culturali e del paesaggio, con le seguenti limitazioni:

a) i documenti relativi alla politica interna e dichiarati di carattere riservato ai sensi dell'art. 125 del D.Lgs. 42/2004, diventano consultabili cinquanta anni dopo la loro data;

b) quelli contenenti dati personali sensibili nonché i dati relativi a provvedimenti di natura penale, ai sensi dell'art. 122 del D.Lgs. 42/2004, sono consultabili quaranta anni dopo la loro data, o settanta anni dopo la loro data se i dati sono idonei a rivelare lo stato di salute, la vita sessuale o rapporti riservati di tipo familiare.

Anteriormente al decorso dei termini sopraindicati, i documenti restano accessibili ai sensi della disciplina sull’accesso ai documenti amministrativi (legge 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni), richiedendoli direttamente all’amministrazione che li deteneva in precedenza (ai sensi dell’art. 124 D. Lgs. 142/2004).

Oltre alle precedenti casistiche, sono inoltre esclusi:

c) i documenti dell'ultimo trentennio provenienti da fondi oggetto di versamento anticipato;

d) i fondi in corso di riordinamento e inventariazione;

e) le unità archivistiche in cattivo stato di conservazione e/o in attesa di restauro;

f) quelle al momento utilizzate per esposizioni di carattere temporaneo nella sede dell’Archivio o altrove.

 

Consultazione del materiale librario

La Biblioteca dell’Archivio è a disposizione e a supporto degli studiosi che effettuano ricerche su documenti di natura archivistica. Il materiale bibliografico potrà essere richiesto presentando l’apposito modulo, debitamente compilato. Per la richiesta del materiale si applicano le stesse disposizioni previste per la consultazione del materiale documentario.

Non è ammesso il prestito dei volumi all’esterno.

 

Fotoriproduzione e pubblicazione di documenti

L'art. 108, comma 3bis del Codice dei beni culturali (d. lgs. 42/2004 e s.m.i.) riconosce che la divulgazione con qualsiasi mezzo delle immagini di beni culturali, legittimamente acquisite, in modo da non poter essere ulteriormente riprodotte a scopo di lucro è libera.

Lo studioso può quindi eseguire personalmente le fotoriproduzioni senza l’uso di flash e stativi, adottando sempre e comunque tutti gli accorgimenti necessari per la salvaguardia della documentazione. Ci si può rivolgere anche a fotografi professionisti con obbligo di consegnare all’Archivio una copia o un file di quanto fotografato e sempre previa compilazione degli appositi moduli di richiesta.

Per l’autorizzazione a pubblicare le immagini si invita a visionare la sezione specifica nel menù a tendina.

L’Archivio fornisce, su apposita richiesta dell’utente, il servizio di fotoriproduzione, le cui informazioni e tariffe sono visionabili nell’apposita sezione.